Penso che le religioni, le spiritualità, le filosofie e affini abbiano sia pro che contro. Premettendo che un considerare qualcosa vantaggioso o svantaggioso risente di fattori soggettivi, storici, culturali, morali, comunque contestuali e magari anche riconsiderabili. Comincio dal capire le influenze delle credenze e valutarle. Ad esempio: un dio che sorveglia tutto può essere spaventoso, intimidente ma pensare che dobbiamo anche rendere conto a qualcuno può spingere a dare il meglio (sapendo e verificando cosa è meglio in concreto e sapendo come la percezione soggettiva e contestuale distorce queste valutazioni). Dio dicono che sia buono. Ma come va interpretata tale definizione teorica? Senza dilungarmi penso che un Dio buono è anche un problema perchè il comportamento che ne consegue non è morale. Per esempio: dio è buono quindi mi perdona quindi non mi regolo il comportamento. Oppure anche: dio è buono quindi provvede, e provvede così tanto che io non provvedo dove secondo un'altra valutazione per così dire dovrei. (interrompo per fare altro, forse proseguirò a scrivere qui)